[ Le Suggestioni ]

La Filosofia non è la sintesi, base o coronamento della Scienza,
ma lo sforzo di resistere alla Suggestione,
la decisione della Libertà intellettuale e reale.

Dialettica dell’Illuminismo
Max Horkheimer e Theodor W.Adorno

2 Suggestioni [50€] + Abbinamento vino [30€]
3 Suggestioni [100€] +Abbinamento vino [50€]
5 Suggestioni [130€] +Abbinamento vino [70€]

[ L’opzione 2 Suggestioni è disponibile solo a pranzo. ]
[ Il numero di Suggestioni non corrisponde al numero di portate servite. ]

La Cucina di Eugenio Boer

Da [bu:r] lo chef propone la “sua” cucina, fatta di tantissime influenze, ma di solide basi.

Per definirla si potrebbe usare l’aggettivo concettuale: nel suo menù, infatti, Boer ha voluto eliminare i piatti per proporre dei concetti di degustazione, presentati in maniera circolare, a ricordare la forma del piatto e la ciclicità della vita, caratterizzata da un insieme di accadimenti concentrici.

Ogni concetto racchiude una serie di piatti che l’ospite potrà decidere di scoprire.
In totale i concetti sono otto – Nino Bergese, Waste don’t Waste, Think Green, Il Mare, I Miei Classici, Il Viaggio, La Cuisine du Marché, Taverna SantoPalato – ed esprimono la cucina personale di Boer che scaturisce dalle emozioni dello chef nell’approcciarsi con il mondo e con le persone che lo circondano.

Un menù che propone un rimando al passato in funzione del futuro, un omaggio ai cuochi che hanno contribuito alla sua formazione che cambia a seconda delle stagioni e delle emozioni che attraversano lo chef.

Nino Bergese

Il Re dei Cuochi il Cuoco dei Re

È il concetto principe, dedicato a colui che era chiamato “il cuoco dei re, il re dei cuochi”. Questa suggestione ha per Eugenio Boer un’importanza assoluta.
Con Nino Bergese, piemontese di nascita e ligure di adozione, nasce il primo ristorante che si sia mai differenziato dalle trattorie italiane, La Santa, dove l’eleganza dei concetti e il rigore della preparazione hanno portato all’ottenimento di ben due stelle Michelin lavorando per nobili famiglie Italiane.

Taverna Santopalato

Cucina Futurista

Il concetto di cucina futurista degli anni Trenta introdotto presso la Taverna del Santopalato di Torino viene approfondito e rivisto da Boer in chiave apolitica.
Durante il periodo storico del Futurismo fu plasmata una cucina veloce, innovativa e moderna. Tali aspetti conquistano lo Chef e lo convincono a riproporla in una versione rinnovata.

Waste, don’t Waste

Eco-sostenibilità

Il tema di questo concetto è legato all’ecosostenibilità.
I piatti che ne fanno parte vengono completamente ricavati dagli scarti delle altre preparazioni, con l’obiettivo di non buttare via nulla, ma di ridare dignità a ciò che avanza.

La Cuisine du Marché

Quotidianità

“La cucina del mercato” è una cucina a contatto con i produttori e con la genuinità dei prodotti.
Non vi è un vero e proprio studio della ricetta, ma, anzi, la cosa importante nella preparazione è lasciarsi guidare dalle emozioni e dalla disponibilità dei prodotti che si trovano sui banchi del mercato.

Think Green

La mia cucina vegetale

Il vegetarianesimo è più che mai realtà, per questo lo Chef decide di dedicare dei piatti colorati, stimolanti e complessi a coloro che hanno fatto dei propri gusti una scelta di vita.
Essere vegetariani vuol dire credere fortemente che mangiare verdura e frutta sia bello ed estremamente divertente.
Un piatto in grado di esemplificare tutto questo è il risotto alle ortiche, con polline, lavanda e formaggio di capra.

Il Viaggio

Contaminazioni

Si tratta di un concetto che racchiude l’essenza della vita di Eugenio Boer.
Grazie al viaggio, che lo ha accompagnato lungo tutta la sua esistenza, lo Chef si riscopre cittadino del mondo e circondato e inebriato dal nuovo.
Andare e viaggiare non vuol dire allontanarsi da casa, ma arricchirsi tramite l’incontro con gli altri, somatizzare le esperienze e racchiuderle in concetti, in piatti.

Il Mare

Iodato

Questo concetto subisce l’influsso delle stagioni e delle rispettivematerie prime.
Il mare simboleggia l’estate, con la freschezza dei suoi sapori e le peculiarità della sua tradizione culinaria.
Con esso si ritorna alle origini dello Chef, nato in Olanda sulla costa e cresciuto successivamente in Italia, in Liguria e in Sicilia.
Con il mutare delle stagioni verranno introdotti altrettanti concetti, come Il Bosco, La Montagna e La Collina, rappresentativi rispettivamente dell’autunno, dell’inverno e della primavera.

I miei Classici

I passaggi più rappresentativi della mia cucina

Il caposaldo concettuale è dato dai “classici”, i piatti intramontabili dello Chef, di cui sono la massima espressione Il Cervo e la sua storia, il Risotto alla cenere, il Salmerino di montagna e le sue uova, il Piccione in 3 cotture, Il Macaron di cuore e fegato di piccione ricoperto di grué di fave di cacao, L’Uovo caduto nel prato e Il Ragù di polipo, che rimangono sempre in carta.